Si è concluso alle 12.25 di oggi venerdì 10 luglio, dopo circa 90 minuti, il primo test di sollevamento delle quattro barriere del Mose che, per la prima volta dalla loro costruzione, sono state alzate tutte in contemporanea.
L’ultima paratoia a salire è stata una di quelle che compongono la diga di Malamocco, decretando per un tempo limitato l’isolamento della Laguna e di Venezia dal mare. L’evento ha visto la presenza in città di diversi esponenti del Governo, a partire dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dal ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli. Entrambi sono intervenuti al punto stampa organizzato sull’isola artificiale dove è presente la Control Room del Mose, insieme al sindaco Luigi Brugnaro e al presidente della Regione Veneto Luca Zaia. Presenti Elisabetta Spitz, commissario straordinario per il Mose, e Cinzia Zincone, provveditore per le Opere pubbliche del Triveneto.
La delegazione governativa ha visto la presenza anche del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e del ministro per le Riforme Federico D’Incà. La giornata si è aperta con l’arrivo all’isola artificiale per una visita alla stanza di controllo e un incontro con le maestranze. Alle 11 circa è partita la fase di sollevamento simultanea delle paratoie istallate a Malamocco (19 barriere), a San Nicolò (20 barriere), a Treporti (21 barriere) e Chioggia (18 barriere).
Il procedimento si è chiuso dopo 90 minuti, ma, come spiegato in conferenza dai referenti del progetto, “a regime saranno elevate in circa 30 minuti, in quanto l’opera va ancora completata e settata”.
“Ringrazio il presidente Conte, i ministri e il presidente Zaia per essere presenti oggi – ha affermato il sindaco Brugnaro– e in particolare il Governo, che ricordo essere intervenuto in maniera concreta dopo l’acqua alta straordinaria del 12 novembre che ha portato me alla nomina come commissario per l’emergenza con la possibilità di risarcire chi ha subito danni. Oggi non siamo qui a fare passerella, perchè per me vedere la presenza di esponenti di rilievo dell’Esecutivo è importante e dimostra l’attenzione data a Venezia”.
“Il Mose – ha aggiunto il primo cittadino – ha sicuramente vissuto tanti problemi e subito la burocrazia che speriamo di superare con nuove norme. Nonostante le difficoltà, sono sempre stato un sostenitore di quest’opera, arrivata al punto di oggi solo con il lavoro di tante persone, dagli ingegneri agli operai, che hanno portato avanti un progetto che non ha eguali. Credo che sia importante adesso che si arrivi ad una conclusione certa e ci si prepari alla gestione dell’opera”.
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